STORIA ARCHIVISTICA | Cuori strappati (1983) della Gaia Scienza, fondata da Barberio Corsetti, Alessandra Vanzi e Marco Solari, con le scene e le luci di Alessandro Violi e la collaborazione per i bozzetti e la grafica di Beatrice Scarpato, vincerà il premio Ubu per la miglior scenografia.
Cuori Strappati debutta al Padiglione di Villa Borghese nel maggio 1983 e la formazione prevede l’ingresso di nuovi artisti: Guidarello Pontani e Irene Grazioli.
Lo spazio scenico è creato principalmente da Alessandro Violi ma nella collaborazione si inserisce la giovane Benedetta Scarpato, proveniente da studi d’accademia, con originali bozzetti pittorici che definiscono artisticamente le geometrie della scena, con porte e scale irregolari e corpi come macchie che attraversano atleticamente lo spazio, formando precise diagonali.
Importante l’uso delle luci e dei colori (dall’azzurro al blu oltremare al giallo acceso), che vanno a definire l’atmosfera di un paesaggio mediterraneo espressionista. Dai disegni, dai bozzetti e dalle fotografie si intuisce la volontà di creare quello che Scarpato definisce un «paesaggio scenico» ma anche di dare vita a una sperimentazione sincera e poetica. Beatrice Scarpato crea scene e manifesto per Notturni diamanti (1984) che prevedeva l’uso consueto di superfici sghembe e irregolari come i tavoli asimmetrici e le impossibili sedie metalliche che all’inizio occupano lo spazio ristrettissimo del proscenio.
C’è un diretto riferimento all’espressionismo tedesco di Nolde e Kirchner in questo paesaggio deformato, affogato in quelle tinte cupe previste già nei bozzetti. Scarpato seguirà sin dalla fondazione la Compagnia Solari-Vanzi, che continua il proprio percorso con artisti visuali e musicisti. Tra il 1985 e il 1987crea le scenografie per Suono giallo (prodotto dal Fabbricone di Prato) e Racconti inquieti (presentato al Festival di Santarcangelo e a Narni), e scene e manifesto per Il cavaliere azzurro (Teatro La Piramide, Roma). |