| Pasquinucci, Francesca | |
TIPOLOGIA | persona |
PERIODO | dal 2011 al 2025 |
PROFILO STORICO o BIOGRAFIA | Francesca Pasquinucci con Davide Giannoni ha fondato nel 2011 Imaginarium, studio artistico di Viareggio che realizza scenografie e contenuti multimediali per l’opera lirica e la musica classica e progetti di visual art (scene digitali e immagine coordinata) per artisti del mondo pop e rock (come i lavori sviluppati per il concept album Alchemaya di Max Gazzé, lo spettacolo teatrale Happy Next – Alla ricerca della felicità di Simone Cristicchi, il videogame in pixel art sulla coscienza ambientale per la cantante Giorgia e per l’Aida del Macerata Opera Festival). Pasquinucci si è laureata in Storia del Teatro all’Università di Pisa, con una specializzazione sulla teatralità e la storia dello show design nella musica pop rock, continuando poi il suo percorso di approfondimento sull’opera lirica e sulla storia e le tecniche della scenografia digitale, che fonde tutt’ora con le tecniche di disegno tradizionale e scenografia materica. Unendo le rispettive formazioni, il team si è specializzato nella realizzazione di contenuti creativi (dalle videoscenografie ai videoclip ai videogame) per l’ambito teatrale e musicale. La particolarità è il segno grafico di Pasquinucci, vicino al colorato mondo della pop art e del surrealismo d’avanguardia, con ispirazioni che vanno da Monty Python e Terry Gilliam, passando per Pushpin Studio, per arrivare alla favola animata di Lele Luzzati. Da anni illustratrice e ideatrice, oltre che del concept visuale, anche di un percorso visivo per la musica e i teatri legato alla posterart, Pasquinucci elabora i suoi disegni, frutto di artigianalità e gioco, che dopo un “trattamento digitale” ad opera di Davide Giannoni, diventano video e interactive story telling. Pasquinucci alterna una scenografia tradizionale (“materica”), a quella tecnologica, ma entrambe partono dal disegno su carta, dagli acquerelli, dai collage: nella prima fase ideativa la tecnologia è abolita. La folle ambientazione del concerto di Simone Cristicchi è un’esplosione di colori e di rimandi: è un set televisivo chiassoso e surreale, costituito da due strutture praticabili, caratterizzate da oggetti fissi e mobili con un richiamo al cartoon, amplificando il tema centrale della televisione fatta di programmi-discarica.La passione per gli allestimenti della Fura dels Baus per la lirica, il fenomeno del moltiplicarsi dellevideoproiezioni anche nei grandi Festival internazionali porta Pasquinucci a proporre scene con contenuti sempre più multimediali anche per la lirica: il videomapping diventa il linguaggio con cui si esprimono con maggior frequenza a teatro e negli spazi all’aperto. I loro videomapping per la musica pop avevano già animato le mura storiche di alcune delle arene italiane all’aperto più importanti del mondo, come le Terme di Caracalla di Roma, il Teatro Antico di Taormina, l’Arena Sferisterio di Macerata e l’Arena di Verona; con la Tosca (2021) sono arrivati a coprire con le proiezioni in videomapping i sessanta metri quadrati della facciata di Palazzo Farnese a Piacenza e la facciata dell'edificio The Mart (Chicago, 2025) |
COMPLESSI ARCHIVISTICI | Disegni colorati a pennarello, storyboard su carte e digitalizzati per animazione, contenuti video per mapping |
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FONTI | |
COMPILATORI | Anna Maria Monteverdi |